2 giugno 1978

DIO, LA SORGENTE DELLA VITA

 

Scrivi fratello mio don Ottavio, sono S. Giuseppe Cottolengo.

L'umanità, oscurata dalla prima colpa e dal moltiplicarsi quasi all'infinito delle colpe personali dei singoli, nasce, cresce, vive e scompare dalla scena di questo mondo nella quasi totale oscurità, appena appena intravvede un tenue chiarore, fra le tenebre che l'avvolgono, dato dalle fondamentali verità rivelate; sono poche le anime che illuminate vedono in piena luce le grandi realtà celesti per le quali l'uomo è stato creato.

Prima sola grande realtà, Dio, la Sorgente della vita, che comunica a tutto l'universo mondo la vita, la vita che vibra, pulsa ovunque, nelle profondità dei mari, sulla superficie della terra, nella densità dell'aria, l'universo mondo ne è pieno, ovunque è la vita in movimento. Oh, uomini stolti e ciechi che non volete vedere il prodigio della vita che Dio opera sì, per la sua gloria, ma anche per voi che della Sua gloria vi vuole partecipi, per voi, che siete, che vivete e della vita godete, frutto stupendo e prodigioso del Suo amore. (pag. 89)

La creazione dell'universo è stata un atto d'amore, la creazione di ogni vivente è atto d'amore, la creazione dell'uomo fra tutti i viventi della terra, è atto d'amore e di predilezione, poiché l'uomo solo è stato fatto ad immagine e somiglianza del suo Signore e Creatore, e lui solo può proiettare l'immagine di Dio su tutti gli altri viventi, lui solo l'uomo, è stato creato con un compito ed una missione cosmica, re e dominatore di tutti i viventi sulla terra, lui solo può essere ed è, purché lo voglia, l'interprete del rendimento di grazie presso Dio di tutti i viventi della terra.

Ora fratello mio don Ottavio, se Dio è principio e causa prima della vita di tutti i viventi, sarebbe assurdo che non fosse lui a provvedere, a conservare e dirigere tutte le sue creature al perseguimento del loro fine, infatti cosi è; nel Vangelo si dice che se Dio provvede ai fiori dei campi, a rivestire del loro splendore i gigli e a nutrire gli uccelli dell'aria, non provvederà Egli a maggior ragione alle necessità di voi creature umane che siete il riflesso di Lui sulla terra?

 

L'uomo come impazzito si pone al di sotto degli stessi bruti

Fratello don Ottavio, di fatto in questi giorni per Volontà Divina, state dando vita ad una Comunità, la prima delle tante comunità dell'Associazione (pag. 90) Speranza, e questa comunità in germe fiorirà se in essa avrà impulso la fede, la speranza e l'amore, cioè se oltre la vita fisica personale, nella vita sociale della stessa, sarà sempre profondamente radicata la vita della grazia, per mezzo della quale a Dio, Creatore e Signore, sarà riconosciuto e dato il primo posto, il che vuol dire, come ti ha comunicato ieri sera S. Teresa del Bambino Gesù, vita di grazia, vita divina che vi muoverà verso di Lui nel perseguimento del fine che vi ha assegnato con l'esercizio della Fede, della Speranza e della Carità.

Fratello don Ottavio per più ragioni ti ho parlato della vita, prodigioso dono di Dio, infatti ovunque pullula la vita, quella vita, che secondo l'ordine stabilito da Dio creatore deve essere da tutti rispettata, venerata come lo esige il retto uso della ragione umana, così come lo esige la Fede e come lo esige il naturale ordine delle cose, ma che, in realtà, mai come in questo secolo di oscuro e barbaro materialismo, la vita degli uomini e degli esseri inferiori viene dissacrata, violentata, annientata, l'uomo, come impazzito, si erige contro Dio, contro l'ordine naturale stabilito da Dio e, in un folle istinto, in un selvaggio istinto di ribellione, uccide, violando la Legge Divina, sopprime la vita, con leggi inique ed inumane, fin dal suo sbocciare, la distrugge con le più innumerevoli forme di violenza, ponendosi lui, l'uomo, il re del creato, il sacerdote dell'universo, al di sotto degli stessi bruti superandone paurosamente gli istinti (pag. 91) peggiori e tutto bugiardamente in nome del Diritto, della Legge e della Libertà della Persona umana!

A questo vi ha portato l'inganno di Satana, a questo vi ha portato il più cupo oscurantismo della pseudo civiltà del peccato.

 

La fede, potente calamita che attrae a sé l'Autore stesso della vita

Fratello don Ottavio ti ho parlato della vita, dono prodigioso dell'Amore divino che, per la sua stessa natura, opera per la conservazione della stessa vita dirigendola al conseguimento del suo fine, qui si rivela l'Amore soprannaturale operante nel mistero della Provvidenza Divina, qui la Fede diventa calamita potente, tanto potente che attrae a Sé l'Autore stesso della vita, " se avrete un briciolo di fede e direte ad una montagna spostati essa si sposterà... " fratello don Ottavio più che le parole qui servono i fatti, e per ciò che mi concerne, a Torino tu ben conosci il grande miracolo che da solo basterebbe a diradare le tenebre che avvolgono gli uomini di questo secolo materialista, ma gli uomini di questa generazione perversa, non vogliono vedere, ricusano di vedere, amano le tenebre, le hanno preferite alla luce!

Visitare la Piccola Casa del Cottolengo che ospita migliaia e migliaia di creature umane reiette, sofferenti, abbandonate, si ha la chiara testimonianza (pag. 92) di quanto a Dio siano care le vite di tutte le creature umane, perfette ed imperfette, e come Lui, Dio, intervenga in continuazione per conservare e crescere con continui miracoli la vita di tante creature umane.

Dio ama e predilige la vita di tutte le creature umane, in particolare delle più sofferenti e delle più bisognose, ad esse con infinito Amore provvede; mistero vivo quello della Divina Provvidenza! Vi è forse stato Santo, e vi è forse Santo sulla terra che non abbia sperimentato la Potenza e la Misericordia della Provvidenza Divina?

La tua Comunità sarà fra quelle che, se avrete fede, vi farà toccare con mano quanto Buono è il Signore, Lui, non solo provvede, ma previene i bisogni e le necessità di coloro che in Lui confidano e in Lui si abbandonano.

Sarà tuo compito fratello don Ottavio, volere e sapere trasfondere in tutti coloro che faranno parte della vostra Associazione fede e amore senza limiti alla Provvidenza Divina, tu non puoi avere dubbio alcuno, ti sei più volte nutrito dei doni della Divina Provvidenza, per te non si deve parlare di fede, ma di certezza in merito a questa stupenda realtà.

Quanto fratello mio vi sarebbe ancora da dire su questo argomento che non ritengo esaurito... ora prego Dio perché ti conceda il dono di affidarti senza riserve a Lui; ti benedica e ti protegga sempre da (pag. 93) ogni male, e con te benedica il Consiglio e tutta l'Associazione Speranza.

Non diffidare, vedrai, vedrete, e le opere di Dio miracoli della Sua Divina Provvidenza. (pag. 94)

San Giuseppe Cottolengo.