6 aprile 1976

TI SARO' ACCANTO

 

Angelo mio caro, che sei stato posto da Gesù al mio fianco per assistermi e difendermi, io povero Sacerdote mi riconosco colpevole d'innanzi a Te di tantissimi torti.

Avrei dovuto amarti di più, cercarti di più, specialmente nei momenti difficili della mia vita. Invece le molte mie miserie, le stolte preoccupazioni umane e le infedeltà hanno tolto alla mia anima quella luce indispensabile per operare il bene, hanno tolto alla mia volontà quella agilità e fermezza per far fronte alle astuzie e alle insidie del Serpente, sempre in agguato e pronto a colpire con il suo veleno, e mi hanno privato del tuo aiuto.

Angelo mio caro, perdona la mia negligenza, la mia colpevole stoltezza.

Provvedi tu, vigile custode e sentinella, a difendermi a proteggermi contro l'assalto dell'infernale nemico e delle sue legioni.

Angelo mio custode, fammi sentire la reale, benefica tua presenza, fammela sentire in vita ed in particolare modo nell'ora della morte.

Ora, o amico dell'anima mia, se mi vuoi parlare, parlami. Con la Grazia Divina, mi accingo a prestarti tutta la mia attenzione. (p. 180)

 

Amicizia intensificata

" Si, fratello mio! Non ti stupire se in questo modo ti chiamo.

Siamo figli dello stesso Padre; siamo membra dello stesso Corpo; viviamo della stessa linfa divina; siamo oggetti dell'Amore e siamo vivificati dagli stessi fini: la Gloria di Dio Onnipotente, il suo Regno, la sua sovrana, divina Volontà!

Fratello, in un precedente messaggio mi ti sono presentato, ma il legame che ci unisce deve sempre aumentare, accrescendo così la nostra conoscenza. La nostra amicizia può e deve essere intensificata con la nostra reciproca volontà.

Vedi se tu entri in una casa buia, istintivo è in te cercare la sorgente della luce, accendendo un fiammifero, facendo scattare un interruttore.

Quanto buio avete attorno a voi, fratello mio! e allora?

Tu cerca me. Io sono come l'interruttore che, scattando, ti farò inondare di luce divina.

Infatti, pur essendo tu Ministro di Dio, non conosci tutti i mezzi di santificazione.

Fratello mio, sei ministro dell'Onnipotente! E Lui, l'Onnipotente ti ha reso compartecipe della sua divina Sovranità.

Se tu e gli altri Sacerdoti foste consapevoli di (p. 181) questa realtà, potreste veramente capovolgere la situazione.

La baldanza delle forze tenebrose del male diminuisce nella misura in cui crescete nel processo della vostra santificazione.

Quanto più salirete voi sacerdoti nella luce di Dio, tanto più le forze del male discenderanno e sprofonderanno nell'oscurità dell'Inferno.

Fratello, necessita intensificare i nostri rapporti necessita una comunione non fittizia, ma reale. Lo esige la Volontà divina che dobbiamo umilmente riconoscere ed attuare. La prova per te, fratello, è in atto.

L'Amore di Dio mi ha posto al tuo fianco per aiutarti a superarla. Sarò vicino a te per difenderti, la lotta avrà momenti di dura asprezza.

Avanti senza timore, Gesù ti porterà alla vittoria!

Chiamami ed io ti sarò accanto. Insieme riceviamo la benedizione di Lui, Uno con il Padre e lo Spirito Santo. (p. 182)