9 giugno 1976

IL CORPO MISTICO

 

Figlio, Io considero pastorale l'azione della mia Chiesa tesa verso gli uomini tutti, perché tutti possano aderire spontaneamente e saldamente ai principi cristiani.

Promuovere e guidare questa azione è proprio della Gerarchia, pur non escludendo la collaborazione giusta e doverosa di buoni laici, " vocati ad hoc ".

Io ho dato le indicazioni per l'efficacia dell'azione pastorale, perciò ho detto: sarete la luce del mondo, sarete il sale della terra. Ho detto pure: risplendano le vostre opere buone e glorifichino il Padre che sta nei cieli. Ho detto: sarete il lievito che fermenta la pasta.

Un sacerdote, se non risplende di luce soprannaturale, se la luce della grazia non rende trasparente la sua anima in modo che tutti possano chiaramente vederci dentro, (e questo importa lealtà, semplicità e non doppiezza) si accorgerà che la sua azione è infeconda.

Io, il Cristo, potenzialmente ho vinto il mondo. A Me tutto è stato dato, per me tutto è stato fatto; (p.77) però la mia vittoria totale si realizzerà alla consumazione dei tempi, con il finale giudizio. Io, il Cristo, manifesterò dinnanzi a tutti, dinnanzi al Cielo e alla terra, la mia completa vittoria. Io, Dio fatto uomo, ho realizzato e realizzerò il mio Corpo Mistico, ossia la mia Chiesa, con la quale Io sono una cosa sola.

Questa è la vera ragione del ritardato totale mio trionfo: ho voluto partecipe di questo trionfo il mio Corpo Mistico.

Capo e corpo sono un tutt'uno. Coloro che si meravigliano perché il mio trionfo totale non si è verificato con la mia Risurrezione e Ascensione al Cielo poco hanno compreso del Mistero dell'Incarnazione.

 

Sul Calvario

Io, Gesú, mi sono intimamente unito alla natura umana per la cui liberazione e vittoria mi sono immolato. Ho associato la natura umana a tutte le vicende divine e umane della mia vita temporale ed eterna, perciò la Chiesa, mio vero Corpo, se pur mistico, dovrà seguire Me sul Calvario per poi seguirmi nella gloria.

" Chi vuol venire dietro di Me, prenda la sua croce e mi segua! " Dove, con la croce, se non sul Calvario?(p.78)

La grande battaglia, che Io ho aperto col Mistero della mia Incarnazione, Passione e Morte, continua e continuerà fino alla fine dei tempi con intensità e gradazioni diverse. Ci saranno momenti di tale inaudita violenza da non credere, come avverrà nella prossima offensiva nemica, del resto già avviata.

E' stata data ai battezzati questa realistica visione di una Chiesa in perenne lotta contro i suoi agguerriti nemici: Satana, il mondo e le passioni?

La Pastorale deve portare le anime ad aderire ai principi cristiani, ad accettare spontaneamente Dio, la sua legge, la sua verità, i suoi misteri.

La Pastorale fatta con le sole strutture non serve a nulla, se mancano i presupposti fondamentali. I fatti lo stanno dimostrando.

 

Lotta e pellegrinaggio

I vostri oratori sono deserti, le vostre sale cinematografiche sono strumenti di veleno, nei vostri ritrovi non di rado si bestemmia e si parla un linguaggio che non è cristiano.

Molte istituzioni sono crollate; la cosiddetta pastorale istituzionale è in uno stato fallimentare. E' inutile volersi illudere, le concezioni materialistiche della vita non possono che mettere solide radici in cristiani profondamente malati di anemia spirituale.(p.79)

Gruppi promiscui di giovani e di ragazze, che per libertà eccessiva, per la moda indecente e per le influenze deleterie di letture e di films erotici non possono reggere, di cristianesimo hanno solo l'etichetta, ma sostanzialmente sono pagani.

Questi sono vizi di una pastorale istituzionale che non può reggere perché carente della visione fondamentale della vita.

La vita cristiana deve essere concepita come milizia, cioè come lotta incessante contro Satana e i suoi alleati; deve essere concepita come pellegrinaggio.

 Le istituzioni per una Pastorale efficiente erano valide quando i cristiani erano buoni, ma oggi che essi sono pagani, le istituzioni tradizionali sovente sono occasione di male.

 Ti benedico, figlio mio.(p.80)