9 giugno 1978

DIVERSA E' DAL PARADISO LA VISIONE DELLE VICENDE UMANE

 

Fratello don Ottavio, sono Padre Benedetto.

Dall'ultimo nostro colloquio, quanti avvenimenti sono avvenuti e riguardanti il tuo cammino sulla terra e la Chiesa; non è molto che sono uscito dal tempo, ma qui nell'eternità tutto è presente, quindi si ha una visione delle vicende umane diversa da quella che si ha sulla terra, non che siano diverse in se le cose della vita umana, esse sono e rimangono le stesse, solo che da noi si vedono in un modo più completo, più perfetto del vostro, altro è vedere il fuoco da lungi altro e trovarsi fra le fiamme o dalle stesse esserne investiti, non che noi vediamo le vostre cose con distacco e indifferenza, l'amore che ci unisce è maggiore e più perfetto e sempre e ovunque ci unisce, non sarebbe amore se così non fosse, ma qui, noi seguiamo le vostre cose con un amore gioioso, sempre e solo gioioso, per voi invece è molto diverso.

Fratello don Ottavio, so che vivrai a lungo sulla terra, tu pure ne sei a conoscenza ma non ne sei molto soddisfatto, anche se ti sforzi, come giustamente fai, di volerti adeguare alla Volontà di Dio che non (pag. 126) hai bene interpretata; Lui ha accolto un tuo desiderio, una tua preghiera traendo da essa un duplice bene per te e per la Chiesa, per te, perché non solo ti da modo di espiare i tuoi peccati, e qui mi permetto di farti osservare che conviene pagare i debiti contratti con la Giustizia Divina qui sulla terra, nel tempo anziché nell'eternità, e anche per la Chiesa perché negli anni che ancora dovrai vivere, dovrai soffrire tanto, ma sarà sofferenza feconda di tanto bene e anche di tanti meriti, d'altronde Lui che ti ama, altro non ha fatto che esaudire un tuo desiderio, ringrazialo quindi, non Lo ringrazierai mai abbastanza per il grande dono che ti ha fatto; a questo dono infatti è legata la salvezza di tante anime, chi mai poi non sarebbe contento di occupare il posto a te assegnato nel piano divino della salvezza?

 

Che è un quarto di secolo di fronte all'eternità?

Fratello don Ottavio per quella fraterna amicizia che ci ha legato sulla terra mi sia concesso di dirti che non è giustificabile la tua perplessità al cui posto devi mettere tutta la riconoscenza e gratitudine che ti è possibile, che è un quarto di secolo di fronte all'eternità se i millenni dinnanzi a Lui che è l'eterno, sono come o meno di un soffio? hai forse dimenticato l'affermazione di tua sorella e cioè "se in Paradiso si potesse formulare un desiderio per me (pag. 127) sarebbe quello di ritornare sulla terra per centuplicare nel tempo e nell'intensità la mia sofferenza?"

Fratello don Ottavio tutti i Santi del Paradiso se un desiderio potessero avere sarebbe quello della tua sorella I. per questo ti dico, avanti per la strada assegnata e da sempre tracciata fino al traguardo finale, Lui, l'Amore Infinito, guida te e con te D.d.P. i Fondatori, il Consiglio di Amministrazione fino al raggiungimento della meta; non mettete a Lui i bastoni fra le ruote, il che vuol dire, fate in modo che vi sia una corrispondenza piena e perfetta, se così sarà, di nulla dovrete temere.

 

La folle illusione di Satana avrà presto il suo epilogo

Attorno a voi rugge il temporale, ma la vita sulla terra non è un susseguirsi di temporali, di buono e cattivo tempo, non è la vita sulla terra un susseguirsi di giornate luminose e piene di sole e di altre nuvolose e piene di pioggia?

La folle illusione di Satana avrà presto il suo epilogo, la Vergine Santa, Madre di Dio e Madre nostra gli schiaccerà il capo ed un'alba nuova si alzerà, e, tu fratello don Ottavio, assisterai al sorgere di quest'alba che farà bella e luminosa la Chiesa di Lui, uscita dal purissimo e Preziosissimo Suo Sangue, spettacolo nuovo al cielo e alla terra. (pag. 128)

Don Ottavio uniti sempre come da accordo fatto, non ci vedi ma pur ti siamo vicini, solo un tenue e per voi invisibile velo, ci toglie dai vostri occhi.

Ti benedica, vi benedica Dio Uno e Trino e con Lui la Vergine Immacolata ora e sempre. (pag. 129)

Padre Benedetto.