13 dicembre 1975

LA FORTEZZA INTERIORE

 

Scrivi, figlio:

In un precedente messaggio ti ho parlato assai di una virtù importante. Tutte le virtù sono importanti, come tutte le membra di un corpo, ma vi sono membra di maggiore importanza, altre d'importanza minore.

La virtù di cui ora intendo parlarti è quella fortezza interiore di cui il cristiano ha estrema necessità, dovendo combattere per tutta la sua vita contro le forze del Male.

" Militia est vita hominis super terram ". E' una verità trascurata, trattata scialbamente alla stregua di tutti gli altri problemi ecclesiali, mentre si doveva farne oggetto particolare di studio e prendere adeguate misure per diffonderla e proteggerla da ogni insidia del Nemico.

Man mano che il fanciullo prende coscienza delle difficoltà spirituali che incontra per conservarsi buono e mantenersi fedele a Dio Creatore, Redentore e Santificatore, deve essere illuminato. Va aiutato ad allenarsi con la virtù della fortezza e a formarsi la realistica visione della lotta come principale scopo della sua vita terrena per il raggiungimento della vita eterna. (p. 92)

Debbono essere indicate a lui le armi indispensabili alla lotta, debbono essere indicati a lui i tempi e i modi per l'efficace uso di queste armi.

Gli uomini insegnano ai soldati in un modo molto più impegnativo l'uso delle armi; fanno compiere esercitazioni e spiegano ai soldati quando, come e perché si deve ricorrere all'uso di queste armi. Solo nella mia Chiesa, che non difetta delle strutture necessarie, non si è capito l'importanza di questo problema centrale della pastorale. Tolto questo, il resto è marginale, è cornice. A che servirebbe all'uomo tutto il resto, se poi alla fine perdesse la sua anima?

 

Dipende la salvezza

Tutta l'educazione e formazione da darsi ai fanciulli che, aprendosi alla vita incontrano le principali difficoltà, deve essere imperniata in questi punti, di cui si è già detto nei precedenti messaggi: Creazione e caduta dell'uomo; Incarnazione - Passione e Morte di Me, Verbo di Dio per la liberazione dell'umanità; la mia Redenzione, il mio Corpo Mistico uscito dal mio Cuore aperto.

Perché insisto tanto su questi punti che formano la spina dorsale della storia del genere umano? Perché a queste realtà storiche è legata la vita di tutti gli uomini. (p. 93)

Gli uomini non possono sottrarsi a questa lotta dalla cui sorte dipende o la salvezza o la dannazione eterna.

Nessun uomo al mondo può presumere di poter affrontare un nemico superiore per natura e per potenza, senza un aiuto adeguato che Io ho provveduto a dargli, al prezzo che ben conoscete.

Per questo ho voluto la Chiesa nel mondo. Il suo scopo non è solo quello di generare i figli a Dio ma, in tutti i modi e con mezzi che possiede. Essa deve farli crescere, nutrirli e difenderli.

Siccome la Chiesa non è formata solo dalla Gerarchia ma da tutti i battezzati, ecco che genitori, educatori e sacerdoti hanno il gravissimo dovere di impegnarsi a fondo in questa pastorale, intesa a far capire agli uomini che è loro dovere combattere Satana che incarna il male, in ogni momento della loro vita, usando le armi adeguate e al momento giusto.

Questa lotta deve avere per il cristiano la precedenza su tutte le altre cose; del resto è chiaro che le altre cose valgono solo nella misura che servono al raggiungimento del fine della nostra vita.

Non deve essere dimenticato mai che Io del cristiano ho fatto un soldato, un combattente. Forti nella fede, forti nella speranza, forti nell'amore, ben armati ed equipaggiati, potranno affrontare il Nemico (p. 94) con la certezza della vittoria, come Davide che ha combattuto e vinto Golia.

 

Formazione errata

Figlio, dimmi se l'impostazione data da parte dei così detti genitori cristiani, alla formazione ed educazione dei loro figli sembra a te quella giusta!

Dei figli hanno fatto dei pupazzi prima, poi degli idoli, infine dei tiranni prepotenti.

Nulla si nega ai figli. Fin dalla primissima infanzia, ogni capriccio è soddisfatto, ogni desiderio è appagato. Crescono così giorno per giorno le esigenze, tutto possono dire, tutto possono fare, tutto possono sperimentare ed ecco che avete già nelle scuole elementari dei fanciulli drogati.

Non si è mai chiesto a loro una rinuncia, un sacrificio; v'è da stupirsi se il vizio ora li domina prima ancora che questi boccioli si schiudano alla vita?

Molti genitori di questi figli si ritengono buoni cristiani; si confessano di quando in quando, i miei sacerdoti li assolvono con bonaria benevolenza e i vescovi continuano il loro sonno.

Siamo arrivati a questo punto di pervertimento; si è perduto di vista il problema principale. Si discute d'infinite cose, ma non ci si trova attorno al (p. 95) Pastore per studiare una strategia comune circa il più grande problema di tutta la Pastorale.

Non si curano malattie mentali con blande medicine generiche, non si cura un tumore con un pastiglia qualunque. Anche se un intervento chirurgico non è gradito, non si esita a compierlo quando v'è di mezzo la vita. Ma quante paure, ma quanti timori vani, quando si tratta del bene supremo dell'anima! Si esita, si teme e si rimanda la soluzione giusta alle calende greche.

La debolezza e le incertezze di vescovi e sacerdoti sono una delle cause principali dei molti mali di cui soffre la Chiesa oggi.

Interventi ponderati sì, ma rapidi, presi al momento giusto, avrebbero evitato tanti guai. Quale incalcolabile danno alle anime!

Prega, figlio mio, prega e offrimi le tue piccole sofferenze per mitigare l'infinita tristezza del mio Cuore misericordioso.

Ti benedico: non preoccuparti di ciò che sarà di te. Ti basta il mio amore, ti basta sapere che sei nel mio Cuore. (p. 96)