19 settembre 1975

BASTEREBBE UNO SGUARDO

 

Figlio, a che servono gloria, stima, ricchezza e salute, prosperità, ingegno e cultura, se poi alla fine si perde l'anima ?

Queste parole furono motivo per molte anime di buona volontà, di una radicale rigenerazione splrituale o conversione.

Una seria e ponderante riflessione su questo mio invito, può portare le anime alla conquista di virtù eroiche, al raggiungimento della perfezione e santità.

Una seria meditazione su questo mio monito ha portato e può portare molte anime alla scoperta di quella pietra preziosa, di cui Io parlo nella parabola, per la quale ben vale la pena di tagliare recisamente con il peccato, attraverso un risoluto distacco dai fallaci beni e affetti di questo mondo. E seguire Me sulla via del Calvario, in cambio di una immarcescibile corona di gloria eterna nella Casa del Padre mio...

Figlio, l'anima in peccato è come il sasso che dall'alto, in virtù della legge naturale di gravità, precipita verso il fondo, aumentando nella caduta di peso e di velocità.

L'anima in peccato precipita verso il fondo, (p.78)

aumentando nella sua caduta il peso delle sue colpe, delle sue passioni. Quale legge naturale può arrestare ed invertire un sasso in caduta dall'alto verso il basso ? Quale legge naturale può invertire la discesa verso il basso in ascesa verso l'alto ?

Nessuna legge naturale può compiere questo miracolo. Solo una legge di ordine superiore lo potrebbe fare.

Io solo sono la legge soprannaturale, cioè la Forza divina che può arrestare il peccatore nella sua rovinosa discesa verso il precipizio e inverlire la sua rotta da discesa in ascesa, verso l'alto, verso la Vita.

Questo è ciò che più ardentemente desidero fare con tutti i peccatori, ma in particolare con i miei sacerdoti travolti dal maligno, dalla concupiscenza dello spirito e dei sensi.

Basterebbe un loro sguardo verso di Me crocefisso, una loro invocazione al mio Cuore misericordioso, e che sull'esempio di Pietro mi dicessero: " Signore salvami, perchè affogo tra i flutti ! ".

Oh, figlio mio, come sarei sollecito ad allungare loro la mia mano, per trarli in salvo !

 

Io amo le anime

Ti rendi conto della tragica situazione di molti miei sacerdoti che stanno camminando a grandi passi verso la dannazione eterna della loro anima? (p.79)

Vi può essere sulla terra tragedia più grande, pii orribile di questa ?

Vi può essere inganno più diabolico di quello diffuso ai tempi nostri, da pseudomaestri asserenti che l'Inferno non esiste e che la Misericordia divina non potrebbe mai perrnettere la dannazione eterna di un'anima? Questi propagatori di eresie e di errori vorrebbero annullata la Giustizia divina mentre dovrebbero pur sapere che in Me Misericordia e Giustizia sono indivisibili, perchè in Me sono la stessa unica cosa.

Figlio mio, Io sono la luce venuta in questo mondo. La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.

Io amo le anime. Voglio la salvezza delle anime; sono venuto per questo, ma ho bisogno divoi della vostra collaborazione.

Voi siete le mie membra, e tutte le membra tendono allo stesso unico fine.

Io ho bisogno di voi, perchè si compia nella sua pienezza il Mistero della salvezza.

Sul mio esempio, sull'esempio della Madre mia SS., dei martiri, dei santi, dovete generosamente abbracciare la vostra croce e seguirmi. Se la croce vi sembrerà pesante, voi sapete che Io sono in voi per sollevarne il peso. (p.80)

Figlio, ti ho detto e te lo ripeto: questo è un dovere di giustizia e di carità; nessuno vi si può soltrarre, tanto meno i miei ministri.

Non temere, sono Io a condurti. Va avanti, non retrocedere e non preoccuparti. Hanno rifiutato il mio Vangelo, hanno distorto la mia verità. Non hanno creduto alle anime vittime, alle quali ho parlato.Nelle loro parole ho messo il sigillo della mia grazia; hanno resistito a tutto.

Ho dettato a Maria Valtorta, anima vittima, un'opera meravigliosa. Di quest'opera Io ne sono l'autore. Tu stesso ti sei reso conto delle reazioni rabbiose di Satana.

Tu hai constatato la resistenza che molti sacerdoti oppongono a quest'opera che se fosse, non dico letta, ma studiata e meditata porterebbe un bene grandissimo a tante anime. Essa è fonte di seria e solida cultura.

Ma a quest'opera, a cui è riservato un grande successo nella Chiesa rigenerata, si preferisce il pattume di tante riviste e di libri di presuntuosi teologi.

Ti benedico come sempre. Voglimi bene. (p.81)