21 novembre 1975

BATTAGLIA IMPORTANTISSIMA

 

Figlio mio scrivi.

Sta scritto: " Meditare Novissima tua et in aeternum non peccabis ".

Queste parole, uscite dalle labbra della Sapienza, sono date al popolo di Dio come norma di vita.

Sono state come sorgente di luce perché l'uomo, caduto nelle tenebre, potesse camminare sicuro verso il traguardo finale della sua esistenza umana.

Ora questo precetto, così importante e così efficace, è stato accantonato con altri in nome della evoluzione dei tempi, richiedenti forme nuove di vita e di costumi.

Sarebbe bastato un poco di discernimento per vedere, in questo desiderio sfrenato del nuovo, un astuto inganno del Nemico dell'uomo.

Il precetto di meditare, giorno e notte, le grandi verità della fede ci viene da Dio; la bruciante sete di novità ci viene dal Maligno.

Se i consacrati in modo particolare avessero (p. 27) richiesto lume, non l'avrei negato loro; ma, abbagliati dal Nemico, si sono da lui lasciati convincere con tutte le conseguenze che tu stesso puoi vedere.

Dio vuole guidare l'uomo al raggiungimento della salvezza eterna della sua anima, ma quando l'uomo rifiuta quel poco di collaborazione che può dare, Dio l'abbandona a se stesso.

Dio vuole salvo l'uomo, ma con il suo consenso.

Dio lo vuole salvo, però non contro le sue scelte.

 

Cercare Dio nel silenzio

In un precedente messaggio, ti ho detto chiaramente che solo nel silenzio dell'anima Dio fa sentire la sua voce.

Ma chi, figlio mio, oggi cerca Dio nel silenzio?

Gli uomini in genere ed anche i miei ministri si sono alleati a Satana nell'opera di avvilimento della dignità umana. Non solo nell'avvilirla, si aiutano nel distruggerla, tanto da non riconoscersi più.

L'uomo non sa più chi è. A tanto è arrivata l'opera nefasta del materialismo, incarnato da Satana.

Coloro che dovevano impegnare tutte le energie (p. 28) possibili per impedire una così drammatica situazione, non solo non l'hanno fatto, ma hanno accettato di allearsi con le tenebrose potenze del Male aggravando e accellerando il processo di disintegrazione di tutti i valori spirituali e soprannaturali che facevano e fanno grande l'uomo, creatura libera e intelligente, fatto ad immagine e somiglianza di Dio.

Figlio mio, già ti dissi che l'ora delle tenebre è vicina e che l'umanità conoscerà la più tremenda lotta scatenata nel mondo dall'Inferno che tutto farà per non perdere quella vittoria che è convinto di tenere in pugno.

Ti ho detto che questa battaglia troverà riscontro solo nell'immane lotta combattuta in Cielo tra i figli della luce e quelli delle tenebre. Intravedi ora la ragione di questa mia affermazione?

Molti, anche fra i miei consacrati e fra gli stessi successori degli Apostoli, non sanno che questa ora, dalla caduta di Adamo ed Eva, Satana con le sue legioni l'ha sempre desiderata, l'ha agognata e perseguita con tutti i mezzi a sua disposizione. Ritiene questa battaglia una rivincita sicura su Dio, su Me Redentore, sulla Chiesa frutto della mia Redenzione, su Me e sulla mia Chiesa, perché Io ho strappato a lui l'umanità fatta sua schiava. (p. 29)

 

Che tutti sappiano

Voglio che tutti sappiano i prossimi avvenimenti, te lo ripeto ancora, come i più gravi della storia del genere umano.

Ma perché non si voglion convincere, mentre palesi ne sono i segni e avvertiti sono stati dalla Madre mia?

Ora, pur di chiudere gli occhi alla luce, si parla della Misericordia. Perché non ne parlarono prima, quando a Fatima, a Lourdes e altrove la Misericordia così prodigiosamente si è manifestata per richiamare al pentimento e alla preghiera?

E' presunzione rifiutare Dio e poi parlare della sua misericordia. 

La misericordia di Dio è come la calamita; deve trovare il suo punto di attrazione e non di repulsione.

Io non voglio la sventura.

Piegherò la stoltezza e la malvagità umana in un'opera di purificazione per il trionfo e della Misericordia e della Giustizia.

Chi ha rinunciato alla luce per farsi figlio delle tenebre, non può avere parole di verità e di luce. (p.30)

Meditare novissima tua et in aeternum non peccabis!

Ma nessuno più medita, fatta eccezione di pochi. Sono illusi, sono come fanciulli che rincorrono la farfalla variopinta e, fattala prigioniera, aprendo le loro mani si accorgono che della farfalla non è rimasto che un verme. Povera umanità che, sempre più disillusa e smarrita, non sa ancora trovare la retta via...

Prega, figlio mio; ti benedico. (p.31)