1 dicembre 1977

LA MIA CHIESA

 

Supremazia su tutte le autorità della terra

Scrivi figlio mio,

sono sempre Io, Gesù, che intendo riprendere il discorso sospeso poco fa; dei mali della mia chiesa e dei responsabili dei mali della stessa, ti ho già detto assai nei precedenti libri, ma non esaurii l'argomento, altre cose vi sono da chiarire, in seguito chiarirò.

Da quanto ti ho detto nei due precedenti messaggi, emerge una realtà dura per gli attuali reggitori dei popoli, la piena supremazia della Mia Chiesa su tutte le autorità della terra, e questo, per la Sua origine non umana ma Divina, per la Sua missione che trascende i beni e le cose terrene, per I Suoi fini che sono gli stessi per cui Io, Gesù, Unigenito Figlio del Padre, nella pienezza dei tempi, mi sono fatto Carne e morii sulla Croce per la salvezza del genere umano.

Tutto questo, per gli uomini di chiesa, deve essere sempre motivo non di superbia ma di umiltà; dovrebbero essere a conoscenza che furono ab (pag. 7) aeterno prescelti, non per loro particolari meriti, ma bensì .per pura Bontà Divina.

 

Stridente contrasto

Io poi, col mistero della Mia reale, personale e fisica presenza eucaristica nella mia chiesa, mistero per cui stupirono gli Angeli in cielo, a buona ragione, ponendomi al centro di tutta la creazione, posso dire a tutti " imparate da Me che sono mite ed umile di Cuore ".

Osserva figlio, quale stridente contrasto tra Me, neonato Messia nella culla di Betlemme, osserva e medita ancora il non minore contrasto tra Me, Gesù, Crocifisso sulla Croce e la pomposa alterigia, truccata sotto le apparenze di una vellutata umiltà che ne altera perfino la personalità e permette loro di manifestarsi quali in realtà non sono, si sono creati in altre parole una maschera che ne cela agli altri la vera loro fisionomia; ebbene, figlio mio, Satana fu a porre sul loro volto la maschera e Satana sarà a strappargliela dal volto.

Oh, figlio mio, non preoccuparti delle verità che scrivi, via quel turbamento, la " verità ", così poco amata, va sempre affermata, senza curarsi delle conseguenze che ne derivano, tanto nessuno ti potrà torcere un solo capello, dovrai soffrire, ma non ho (pag. 8) sofferto Io, Eterno Verbo di Dio, Io, somma ed eterna Verità, per affermare la " verità "?

Si, lo ripeto ancora una volta, quale tremendo contrasto tra Me e loro! ma l'ora della purificazione spazzerà via tutto il putridume di teologi presuntuosi e superbi che tanto veleno hanno seminato ovunque nella Mia Chiesa, spazzerà via tutto il luridume con cui si è contagiato ogni cosa, deturpando il Volto della Mia Chiesa, quel Volto che Io le diedi nel suo nascere; ora essa è avvolta nell'oscurità e ricolma a tal punto da straripare di innumerevoli contraddizioni, figlio, nella mia chiesa non pochi Pastori, Sacerdoti, anime consacrate in genere e fedeli, sono incapaci di riconoscersi per quello che in realtà sono.

Figlio mio, nella Chiesa fatta nuova non tollererò più burocrati, funzionari, governatori, professionisti... no! Santi voglio, Padri, soltanto padri, capaci di esercitare il loro mandato con bontà non disgiunta dalla fermezza, ma fermezza paterna, sempre e solo paterna.

Un padre non compie mai ingiustizie verso i propri figli, anche se i figli non sono sempre rispettosi nei riguardi dei genitori, se tutti i Pastori di anime, sacerdoti, ecc., fossero veramente " padri ", nella Mia Chiesa scomparirebbero tutte le ingiustizie un mare di ingiustizie; figlio, non dico tutte, ma molte evasioni si debbono attribuire a chi nella Mia (pag. 9) Chiesa si e dimenticato di essere " padre "; pensa figlio, vocazioni soffocate, distrutte nella superbia e nell'orgoglio di chi non ha saputo o voluto essere padre.

 

Né si ama, né si perdona per delega

Un padre vero sa comprendere e perdonare il figlio che erra, il padre vero sa comprendere la pecorella che si è smarrita e la insegue, la rincorre e trovatala se la pone sulle spalle, un padre vero si occupa direttamente del figlio perduto, ne si ama, ne si perdona per delega.

Figlio, tu ben sai, l'amore porta all'unione; se nella mia chiesa fosse osservato il primo e massimo comandamento dell'amore ci sarebbe non l'unione, ma una vera autentica comunione; tu stesso puoi constatare come stanno le cose in merito. Mai figlio mio, potrà essere compreso da mente umana il prezzo della superbia che rende stolti gli uomini.

Nella Mia Chiesa rigenerata non vi saranno più i tanti morti che si registrano nella chiesa, oggi.

Sarà questa mia intermediaria venuta sulla terra, con l'avvento del Mio Regno nelle anime, e, sarà lo Spirito Santo, a mantenere purificata col Fuoco del Suo Amore e dei Suoi carismi la nuova Chiesa che sarà eminentemente carismatica. (pag. 10)

Attualmente molti Vescovi sono diffidenti nei riguardi dei carismatici, questa diffidenza donde trae origine? dalla prudenza forse? qualche volta si, ma molte volte, trae origine dalla gelosia, la quale è figlia della superbia; si ha paura che il carismatico diminuisca il prestigio, al quale quasi tutto si sacrifica, il prestigio è l'ombra malefica di Satana che li persegue ovunque.

Molti oggi non capiscono, ma verrà tempo in cui capiranno.

La superbia che avvolge la mia Chiesa di ombre di morte, frustra gli scopi della mia Chiesa, perché è causa della perdizione eterna di tantissime anime se si pensa poi, che la perdizione di una sola anima e più grave di tutte le sventure, sofferenze e calamità di ogni tempo, si potrà ben capire la drammaticità della situazione.

Basta per ora, figlio; ti benedico, prega e voglimi bene. (pag. 11)