3l dicembre l975

FIAT VOLUNTAS TUA

 

Desidero parlarti di un articolo della Preghiera che ho insegnato ai miei Apostoli: la mia Volontà.

Vi è una Volontà divina a tutti nota; nessuno può ignorarla, anche i non cristiani la conoscono.

Questa Volontà la conoscono i buoni e la conoscono gli empi, anche se pochi uomini vi aderiscono.

Questa mia Volontà è generica. Tutti sanno che Dio vuole solo il bene e questo bene lo esige da tutti. Tutti sanno che Dio non vuole il male, mai, per nessuna ragione. Il male non ha e non può avere nessuna giustificazione; non vi è fine o ragione che possa giustificare il male; mai, assolutamente mai.

Vi è poi una Volontà mia, meno generica ma sempre però nota a tutti: Io voglio l'osservanza dei dieci comandamenti.

Tutti sanno che Io voglio il rispetto della vita di tutti, che voglio il rispetto del Nome santo di Dio e la santificazione della Festa, anche se oggi una grande maggioranza profana la Festa in modo scandaloso.

Tutti sanno che Io voglio il reciproco amore dei coniugi il rispetto dei genitori e dei figli, l'obbedienza all'autorità costituita, ecc. (p. 114)

Questa mia Volontà è calpestata dai più.

Vi è poi una Volontà divina meno nota, ma non per questo meno vincolante: è quella per cui Dio vuole gli uomini collocati nel posto giusto nella Famiglia, nella Chiesa, nella Società civile: questa Volontà può essere da voi conosciuta per mezzo della preghiera.

Il padre mio concede lumi e aiuti particolari perché ogni creatura retta si collochi nel giusto posto, segua cioè la sua vocazione.

La Volontà permissiva

Infine vi è una Volontà permissiva, che pure deve essere accettata, confidando nella mia Bontà, nel mio Amore, nella mia Sapienza.

Non Io voglio le calamità e le sciagure che affliggono gli uomini. Voi uomini le provocate con il vostro pervertimento, con la vostra ribellione alle leggi divine e naturali.

Io permetto queste sciagure per l'attuazione di un mio disegno di misericordia e di giustizia, onde trarre un bene spirituale per le anime.

Non di rado gli uomini, provati dalla sofferenza e dalle sventure, si scagliano contro Dio accusandolo di insensibilità, di sordità. La cecità 1i fa parlare così, dimenticando che per i loro peccati (p. 115) avvengono le cose avverse e ignorando il bene ben più grande di tutte le loro sofferenze, che da esse Io so trarre.

Se la colpevole ignoranza della Volontà divina è sventura per tutti, cosa si può dire quando questo rifiuto della luce circa un problema essenziale per la salvezza dell'uomo è fatto da anime consacrate?

Abdicare al bene per il male è colpa grave contro la divina Volontà.

Il volersi sostituire a Dio e pretendere di imporre ad altri la propria volontà è male senza misura.

Il rifiuto degli impulsi della Grazia, peccato così frequente, è contro la Volontà divina.

Opporsi alla Volontà divina, con l'opporsi alla vocazione propria o a quella d'altri, è peccato che provoca lo sdegno di Dio.

Per vivere una vita ordinata nella Famiglia, nella Chiesa, nella Società civile, per il raggiungimento del fine di ciascuna di queste società, ho dato comandamenti e precetti, ho insegnato agli uomini che cosa devono quotidianamente chiedere a Dio Creatore, Redentore e Santificatore.

 

Sintesi meravigliosa

Nella preghiera del Pater Noster c'è tutto in una sintesi meravigliosa e semplice, a tutti accessibile e che nessuna magistratura al mondo potrebbe imitare. (p. 116)

Nonostante questo vedi, figlio, quale è la situazione. Neppure ai tempi di Babele si ebbe una confusione simile.

Le tenebre coprono la terra; gli uomini non si capiscono più.

La superbia, la stoltezza e la presunzione umana è senza limiti e oggi hanno raggiunto un livello mai conosciuto nei secoli passati.

Gli uomini di questa generazione, nel loro ridicolo e puerile orgoglio, hanno perduto il senso del bene e del male, stanno legalizzando il crimine: divorzio, aborto, matrimoni abnormi, poligamia di fatto, ecc.

Cercano di giustificare ogni specie di male L'uomo ignora la sua dignità di figlio di Dio, ignora e rinnega se stesso. A questo ha portato l'ateismo, sia teorico che pratico, diffuso in tutto il mondo.

L'uomo sta attivamente lavorando per la sua distruzione. La sua superbia. l'orgoglio, il rifiuto di Dio ha provocato la frana che lo travolgerà.

Figlio mio, dillo a tutti: debbono conoscere che l'ora si avvicina.

Ti benedico, voglimi bene. (p. 117)